La concomitanza di questa tappa con lo sciopero generale contro ogni discriminazione di genere, ha reso difficile gli spostamenti da e verso Pisa, a causa del blocco dei trasporti pubblici.
Molte colleghe e colleghi non hanno potuto raggiungerci. Tuttavia, a popolare l’auditorium delle Officine Garibaldi, eravamo davvero in tanti. Un grande entusiasmo per questa tappa toscana, la voglia di esserci e di scrivere insieme un pezzo della nostra storia, di raccontarci le esperienze di successo e collaborazione, ma anche quelle frustranti, legate a pregiudizi, cattiva informazione e stereotipi sulla nostra professione.
La Toscana è una regione che vanta una storia e un’esperienza ben radicata di counseling, che esprime in modo incisivo in città come Firenze, Livorno e Pisa (solo per citarne alcune).
Alcuni counselor toscani si sono già organizzati in rete per attivare progetti, rendere la professione sempre più visibile e contribuire alla diffusione della cultura del counseling. C’è molto fermento in Toscana e questo è davvero molto importante!
Nel nostro giro per l’Italia continuiamo a rispondere a #4domande. Tra queste, cosa abbiamo imparato fino a oggi dalla nostra storia ed è bello condividere con tutte e tutti voi, riflessioni sulle buone pratiche, su una visione condivisa di counseling, ma anche sugli errori, perché come Gianni Rodari ci ricorda:
“Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa”
Un ringraziamento particolare a Fabio, Ferruccio, Massimo e a tutti coloro che hanno contribuito a organizzare la tappa pisana di AssoCounseling on the road!
Prossimo appuntamento: 21 giugno a Genova.
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